ASSOCIAZIONE
SOFFIO DI VITA … RISPECCHIARSI NELLA RELAZIONE!
E' un progetto finanziato dalla Fondazione della Comunità
Bergamasca ONLUS, che ha avuto inizio a Settembre 2012 e scadrà ad Agosto 2013.
Il progetto nasce dalla necessità di fornire un supporto alle mamme in
difficoltà nelle prime fasi della relazione con il proprio bambino; con
l’obiettivo di rinforzare le competenze genitoriali, facilitando l’interazione
tra mamma e neonato. Seguendo un approccio relazionale che offre alla mamma la
possibilità di sperimentarsi nel qui ed ora del legame, poiché la complessità
della costruzione della coppia mamma-bambino,
che si va istituendo nei primi anni di vita, può essere colta partendo
dall’esperienza diretta e non dal racconto di essa, come spesso accade negli
interventi classici rivolti o solo alla mamma o solo al bambino. In questi
interventi si perde la relazione, relativizzando il problema ad una delle due
parti, mentre invece il problema nasce proprio dall’incontro tra le due parti, ossia
dallo stare insieme.
La
nascita di un figlio è un evento particolarmente significativo e trasformativo, esso implica una profonda
riorganizzazione del singolo e della coppia, che si trova a fare i conti con il
“terzo” , presenza fino a quel momento solo pensata. Spesso accade che la
mamma, specie se alla prima gravidanza, viva un momento di crisi nel
post-partum, che si esprime con una mancata comprensione dei bisogni del
neonato, e un conseguente senso di colpa e inadeguatezza rispetto al ruolo. Per
tutte queste motivazioni, e per la complessità che questo tema comporta, è nata
la necessità di accogliere la mamma con il suo bambino, lavorando sull’unione,
l’integrazione, e l’affiatamento, aspetti che non si possono trasmettere a
parole ma, solo vivendosi quotidianamente nel rapporto con l’altro.
Il progetto
avrà luogo presso la sede dell’Associazione Soffio di vita, in via Fornacette
n.3, 24050 Grassobbio. L’accesso al servizio avverrà o per canale diretto,
quindi la mamma in primis potrà chiamare gli operatori dell’Associazione al
seguente numero: 345-9744400, fissando così un primo appuntamento informativo-orientativo,
attraverso cui verrà fatta l’analisi del bisogno. Oppure la segnalazione potrà
avvenire per mezzo di figure professionali presenti sul territorio che si
occupano di servizi per l’infanzia, e che saranno in rete con noi; previo
consenso della mamma, che verrà messa in contatto con i nostri servizi.
L’informazione verrà diffusa a tutti i Comuni, alle Biblioteche, agli spazi
gioco, a tutte le figure socio-sanitarie che si occupano di maternità ed
infanzia. A tal proposito, preziosa è la collaborazione con la Cooperativa L’Impronta,
che partecipa al progetto occupandosi della raccolta del bisogno delle madri che
la Cooperativa stessa incontra e assiste a domicilio nel post-partum attraverso
i vari progetti di sostegno alla neogenitorialità o alla maternità fragile con
cui collabora sul territorio; facendo appello alla sensibilità e
professionalità di tutti i suoi operatori che quotidianamente si trovano a
contatto con genitori e bambini.
L’intervento
destinato alle mamme, verrà realizzato attraverso l’uso: 1) del colloquio
psicologico individuale; 2) del video intervento, meglio conosciuto come
tecnica del video-feedback. L’intervento avrà inizio con un primo colloquio
individuale, volto a raccogliere la storia della donna e del suo bambino;
inoltre verrà spiegato il progetto nello specifico, affinché l’utente possa
fare una scelta consapevole rispetto il percorso proposto. Al primo colloquio conoscitivo,
faranno seguito tre video-registrazioni di momenti interattivi che verranno
riletti con l’operatore di riferimento. In linea generale, possiamo dire che la
tecnica del video-feedback prevede che la mamma venga ripresa mentre gioca
liberamente con il proprio bambino. Il filmato verrà poi rivisto insieme allo
Psicologo, mettendo a fuoco momenti d’interazione positiva e momenti di rottura
della comunicazione, con la finalità di migliorare la qualità dell’interazione
attraverso una maggiore consapevolezza del proprio approccio e dei bisogni
dell’altro. Questa modalità verrà adottata per ogni singola videoregistrazione.
La finalità del video-intervento è poter
usare la registrazione per osservare l’interazione nell’atto concreto, in cui
sono presenti tutti e due i protagonisti, cosa che nel colloquio singolo non
avviene mai, poiché il rapporto è riferito solo da una delle due parti
coinvolte, ossia l’adulto, che racconta come lo vive, non cosa fa, l’obiettivo
è quindi aiutare la mamma a comprendere meglio il proprio bambino ma anche se
stessa nel ruolo genitoriale, in un clima di accettazione, in cui mettersi in
gioco per migliorare il legame.
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