La nostra storia!


Soffio di Vita è un'associazione di promozione sociale nata nel 2010 a seguito di un progetto di ricerca sperimentale relativo la depressione post-partum condotto in tre punti nascita della bergamasca. Da questa esperienza è nato il desiderio di creare uno spazio dedicato alla donne in grado di fornire luoghi di incontro e condivisione per affrontare la maternità con serenità e consapevolezza.

Particolare attenzione è dedicata all'ascolto e al confronto, punto di partenza fondamentale per rafforzare la propria autonomia e la fiducia in sè stesse.

Per questo motivo l'Associazione mira, in tutte le sue attività, a sostenere la coppia non solo dal punto di vista informativo ma anche emozionale.

mercoledì 14 novembre 2012

PROGETTO RISPECCHIARSI NELLA RELAZIONE


ASSOCIAZIONE SOFFIO DI VITA … RISPECCHIARSI NELLA RELAZIONE!

E' un progetto finanziato dalla Fondazione della Comunità Bergamasca ONLUS, che ha avuto inizio a Settembre 2012 e scadrà ad Agosto 2013. Il progetto nasce dalla necessità di fornire un supporto alle mamme in difficoltà nelle prime fasi della relazione con il proprio bambino; con l’obiettivo di rinforzare le competenze genitoriali, facilitando l’interazione tra mamma e neonato. Seguendo un approccio relazionale che offre alla mamma la possibilità di sperimentarsi nel qui ed ora del legame, poiché la complessità della costruzione della coppia mamma-bambino,  che si va istituendo nei primi anni di vita, può essere colta partendo dall’esperienza diretta e non dal racconto di essa, come spesso accade negli interventi classici rivolti o solo alla mamma o solo al bambino. In questi interventi si perde la relazione, relativizzando il problema ad una delle due parti, mentre invece il problema nasce proprio dall’incontro tra le due parti, ossia dallo stare insieme.
La nascita di un figlio è un evento particolarmente significativo e  trasformativo, esso implica una profonda riorganizzazione del singolo e della coppia, che si trova a fare i conti con il “terzo” , presenza fino a quel momento solo pensata. Spesso accade che la mamma, specie se alla prima gravidanza, viva un momento di crisi nel post-partum, che si esprime con una mancata comprensione dei bisogni del neonato, e un conseguente senso di colpa e inadeguatezza rispetto al ruolo. Per tutte queste motivazioni, e per la complessità che questo tema comporta, è nata la necessità di accogliere la mamma con il suo bambino, lavorando sull’unione, l’integrazione, e l’affiatamento, aspetti che non si possono trasmettere a parole ma, solo vivendosi quotidianamente nel rapporto con l’altro.
Il progetto avrà luogo presso la sede dell’Associazione Soffio di vita, in via Fornacette n.3, 24050 Grassobbio. L’accesso al servizio avverrà o per canale diretto, quindi la mamma in primis potrà chiamare gli operatori dell’Associazione al seguente numero: 345-9744400, fissando così un primo appuntamento informativo-orientativo, attraverso cui verrà fatta l’analisi del bisogno. Oppure la segnalazione potrà avvenire per mezzo di figure professionali presenti sul territorio che si occupano di servizi per l’infanzia, e che saranno in rete con noi; previo consenso della mamma, che verrà messa in contatto con i nostri servizi. L’informazione verrà diffusa a tutti i Comuni, alle Biblioteche, agli spazi gioco, a tutte le figure socio-sanitarie che si occupano di maternità ed infanzia. A tal proposito, preziosa è la collaborazione con la Cooperativa L’Impronta, che partecipa al progetto occupandosi della raccolta del bisogno delle madri che la Cooperativa stessa incontra e assiste a domicilio nel post-partum attraverso i vari progetti di sostegno alla neogenitorialità o alla maternità fragile con cui collabora sul territorio; facendo appello alla sensibilità e professionalità di tutti i suoi operatori che quotidianamente si trovano a contatto con genitori e bambini.
L’intervento destinato alle mamme, verrà realizzato attraverso l’uso: 1) del colloquio psicologico individuale; 2) del video intervento, meglio conosciuto come tecnica del video-feedback. L’intervento avrà inizio con un primo colloquio individuale, volto a raccogliere la storia della donna e del suo bambino; inoltre verrà spiegato il progetto nello specifico, affinché l’utente possa fare una scelta consapevole rispetto il percorso proposto. Al primo colloquio conoscitivo, faranno seguito tre video-registrazioni di momenti interattivi che verranno riletti con l’operatore di riferimento. In linea generale, possiamo dire che la tecnica del video-feedback prevede che la mamma venga ripresa mentre gioca liberamente con il proprio bambino. Il filmato verrà poi rivisto insieme allo Psicologo, mettendo a fuoco momenti d’interazione positiva e momenti di rottura della comunicazione, con la finalità di migliorare la qualità dell’interazione attraverso una maggiore consapevolezza del proprio approccio e dei bisogni dell’altro. Questa modalità verrà adottata per ogni singola videoregistrazione.  La finalità del video-intervento è poter usare la registrazione per osservare l’interazione nell’atto concreto, in cui sono presenti tutti e due i protagonisti, cosa che nel colloquio singolo non avviene mai, poiché il rapporto è riferito solo da una delle due parti coinvolte, ossia l’adulto, che racconta come lo vive, non cosa fa, l’obiettivo è quindi aiutare la mamma a comprendere meglio il proprio bambino ma anche se stessa nel ruolo genitoriale, in un clima di accettazione, in cui mettersi in gioco per migliorare il legame.

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